11 Aprile 2025 – Il Prof. Vittorio Politano, Teorico dell’arte e Direttore Emerito Accademia di Belle Arti Catanzaro, recensisce l’opera di Paola D’Antuono dal titolo “…Com’è difficile trovare l’alba dentro l’imbrunire”, olio su tela 100×100, Tecnica materica (2025)
Il titolo, evocato da un celebre verso di Franco Battiato, funge da chiave d’accesso alla poetica dell’opera: un attraversamento emozionale tra luce e oscurità, tra speranza e malinconia. L’artista, Paola D’Antuono, sceglie non a caso un formato quadrato, simbolicamente neutro ma visivamente armonico, per concentrare lo sguardo in una sospensione contemplativa.
La tela si struttura in fasce cromatiche sovrapposte, con una parte superiore dominata da toni di viola profondo che sfumano verso una zona centrale più vibrante, punteggiata da infiniti tocchi di colore. Questa fascia intermedia, densa e iridescente, pare un campo energetico, una soglia dove le tonalità fredde si mescolano a bagliori caldi – un’“alba” che fatica a imporsi ma che pulsa sotto la superficie. Nella parte inferiore, il blu intenso si fa cupo e profondo, come un mare notturno o un fondale dell’inconscio.
La tecnica materica accentua il senso di stratificazione e profondità: la pittura non è solo visiva ma quasi tattile. I pigmenti, applicati con gesto ripetuto e vibrante, creano una tessitura densa, un mosaico cromatico che richiama la pittura informale europea, ma anche certi esperimenti tardi dell’Impressionismo spirituale di Claude Monet, rielaborati però in chiave contemporanea.
Il ritmo visivo è ipnotico. L’opera non racconta, ma evoca; non descrive, ma trasfigura. L’alba, difficile da trovare, non è un evento cronologico, ma una condizione interiore. È il momento in cui, nella densità dell’imbrunire esistenziale, si scorge una luce che non acceca ma guida.
Con “…Com’è difficile trovare l’alba dentro l’imbrunire”, Paola D’Antuono firma un lavoro di notevole intensità lirica, in cui materia e colore si fondono in una meditazione visiva sul tempo, sulla memoria e sulla fragile possibilità della rinascita.